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Time Management / TM BlogDelSito 2015-2007


Time Management: Blog Del Precedente Sito - Annate 2007 -> 2015




Introduzione

Originariamete c'era un sito web specifico all'Indirizzo www.time-managememt.it.
Nel tempo ho deciso di integrarlo all'intermo del mio sito generale (questo) di supporto al progetto Campioni del Mondo, a cui contribuisce attivamente.
Nel "vecchio" sito, avevo naturalmente un blog di news. Sebbene molti siano semplicemente degli annunci, e quindi non vale la pena riportarli, altri erano proprio spunti di riflessione che invece hanno un loro interesse specifico. Alcuni sono successivamente confluiti in versioni più recenti del testo, altre sono rimaste lì come spunti da sviluppare.
Sono riportati qui sotto in ordine cronologico inverso (i più recenti in alto).

Libro sul Time Management - Versione inglese ora anche in formato elettronico (per il Kindle e non solo)

Data: 17.01.2015

Dopo la pubblicazione in versione cartacea della terza edizione del Libro "Mi cambierebbe 25 Minuti?" (tradotto in "Would You change 25 Minutes?"), da pochissimo è disponibile su Amazon anche il formato elettronico per dispositivi Kindle.
In realtà grazie all'omonima applicazione messa a disposizione gratuitamente (ad esempio sul sito Amazon), è possibile anche leggerla su smartphone, tablet e computer. Potete trovare i dettagli sul : sito che raccoglie tutti i miei progetti.
Happy Mobile Reading! :wink:


Libro sul Time management tradotto e pubblicato in Inglese

Data: 17.01.2015

Dopo una gestazione di diversi mesi, finalmente è arrivata in stampa anche l'edizione inglese del libro "Mi cambierebbe 25 Minuti?".
L'Editore è America Star Books, e il titolo (guarda caso... :laughing:) : Would You Change 25 Minutes ?
Potete trovare i dettagli sul : sito che raccoglie tutti i miei progetti.
Happy Reading! :wink:

È in corso la traduzione in Inglese della terza Edizione

Data: 22.10.2014

Questa è una anticipazione.
Grazie ad un Editore Statunitense, è in corso la traduzione in Inglese della terza Edizione del libro.
Buona Giornata
Massimo

La terza Edizione del libro è disponibile!

Data: 22.10.2014

Dopo una lunga gestazione, finalmente la Terza edizione del libro è disponibile. Vediamo cosa c'è di nuovo.
Ricordo che tutti i proventi sono devoluti in beneficenza.
Ecco qui le novita' della terza edizione
A VOLTE RITORNANO (E SI AGGIORNANO)
Uno lo fa per dire, o per buona educazione: “Comunicatemi se trovate refusi o suggerimenti”, ma in cuor suo spera nella pietà del lettore che accetti i refusi e se li tenga per se. Uno spera invece che gli elogi piovano a catinelle come per il meteo dell’inverno 2013-2014, e che le critiche siano faticose da farsi. La seconda edizione è stata data alle stampe a dimostrazione dell’attenzione verso la precisione, e adesso (si spera) ci si può riposare, e dedicare le meningi ad altro tema.
E invece no: ci sono nel mondo sempre un sacco di amici pronti ad aiutarti a perfezionare il tutto, scovando inconsistenze che neanche il più certosino dei revisori certosini avrebbe lontanamente immaginato potessero esistere. Lo so: è bello avere tanti amici, e la globalizzazione aiuta ad averne veramente tanti.
In realtà l’aspettativa di “finirla qui” era un sogno peregrino, perché c’è un amico ancora più amico. Un amico che non è possibile fermare. Un amico che ti propina novità alla velocità della luce, spingendoti a rinnovare e aggiornare quanto ritenevi certo fino a quel momento. Questo amico è il tempo che scorre…
E allora ecco qui che dopo “solo” un centinaio di milioni di secondi, mi vedo costretto a un nuovo aggiornamento.
RISCONTRI E CORSI INSIEME VANNO
Innanzitutto ci sono alcune correzioni che mi sono state segnalate (a parte gli scherzi, ringrazio tutti coloro che si sono presi la briga di comunicarmele, regalandomi del loro tempo in modo totalmente gratuito). Ringrazio anche coloro che hanno chiesto delucidazioni su alcuni punti, cosa che mi ha permesso di rendere più fluido qualche passaggio. Segnalo in questi casi la seria possibilità di aver introdotto nuovi refusi, per chi fosse appassionato al genere.
In aggiunta a queste cose, ci sono anche state delle modifiche di sostanza. Le modifiche nascono dal riscontro ottenuto durante i corsi di Time Management che ho tenuto, sulla base di questo testo. Per inciso (ovviamente capite tutti che non è una pubblicità di parte, ma solo un’informazione utile a chi fosse interessato al tema “Gestione del Tempo”) questi corsi possono essere organizzati su richiesta di chiunque, e il profitto è interamente devoluto in beneficenza, come il ricavato delle vendite di questo libro.
Contattatemi pure per i dettagli (e se vi scappa qualche elogio, lasciatelo pure scappare, non mi offendo).
PERCHÉ IL TIME MANAGEMENT FALLISCE?
Questa è la prima delle novità: un capitolo intero dedicato alle ragioni principali per cui, nonostante tutte le Best Practices, talvolta il nostro controllo sul tempo fa “cilecca”. La maggior parte degli spunti sono già presenti tra le righe, ma ho percepito la necessità di rendere il tema esplicito. Si tratta di una sorta di lista della spesa dei principali errori che causano il fallimento del controllo del nostro tempo.
APP O NON APP: QUALI STRUMENTI PER IL TM?
Il tema degli ausili (tecnologici e non) era già comparso nella descrizione della Lista delle Attività (in appendice). Vi era anche una breve panoramica delle opzioni, elencandone pro e contro. Ma la tecnologia avanza: l’era delle App, degli occhiali per la realtà aumentata e del cloud affianca quella della (intramontabile) carta, igienica o riciclata che dir si voglia. Ed ecco allora la necessità di una rivisitazione dell’argomento nella relativa Appendice.
STORIELLE ?
Beh, una rinfrescata anche alle storielle non poteva mancare, con qualche nuovo arrivo e qualcuna che va a godersi un meritato riposo. E ora: buona lettura!

La nuova edizione è in corso di stampa

Data: 19.11.2011

Dopo varie traversie nella scelta dell'editore adatto, finalmente ci siamo... Ecco un sunto della situazione.
[B]== Informazioni generali ===[/B]
Finalmente ho in ISBN code per il libro: ISBN #: 978-1-4478-6202-4
L'editore è [B][I]LULU.COM[/B][/I].
Il libro sarà in vendita in due versioni:
1) Cartacea standard, in formato A5, con copertina (nuova!)
2) Elettronica in PDF (solo il testo)
Non appena la vendita si apre ufficialmente, inizierò anche a lavorare su una versione in formato ePUB
Le due differenti versioni avranno un costo diverso. Sarà possibile pagare direttamente in modo elettronico, liberandoci tutti della schiavitù del bonifico o del contrassegno postale.
[B]== Cosa Manca ==[/B]
Al momento è già in stampa la copia esempio obbligatoria, che dovrei ricevere entro Ottobre. Non appena verificata, nell'ipotesi che non compaiano correzioni ulteriori, posso abilitare la vendita.
[B]== Link Utili ===[/B]
1) [B][I]Vetrina delle due versioni[/B][/I].
2) Giusto per ricordare che tutti i profitti di questa pubblicazione sono devoluti ad un progetto di volontariato dedicato al sostegno all'infanzia:
[B][I]Progetto "Campioni del Mondo"[/B][/I].
Al prossimo aggiornamento :wink:

Le vendite della prima edizione sono sospese

Data: 04.08.2011

La seconda edizione é quasi pronta (vedete il post relativo), e le scorte della prima sono finite... A parte che ristamparla non sarebbe economicamente conveniente per nessuno, le novitá della seconda edizione raccomandano di avere un pochino di pazienza...
Quindi sospendo le vendite della prima edizione. Grazie per la vostra pazienza e perseveranza :wink:

La seconda edizione del libro: ci siamo quasi!

Data: 04.08.2011

Mi ero sempre riproposto di creare una seconda edizione. Assumere “buona la prima” mi sembrava infatti per lo meno presuntuoso, oltre che improbabile. E così nel tempo ho iniziato a collezionare nuovo materiale. Materiale dalla mia esperienza pratica che continuava a maturare, insieme a riscontri da chi aveva letto il libro.
Ecco qui a che punto siamo e cosa c' é di nuovo...
== Perché una seconda edizione ? ==
Mi ero sempre riproposto di creare una seconda edizione. Assumere “buona la prima” mi sembrava infatti per lo meno presuntuoso, oltre che improbabile. E così nel tempo ho iniziato a collezionare nuovo materiale. Materiale dalla mia esperienza pratica che continuava a maturare, insieme a riscontri da chi aveva letto il libro. Quanto raccoglievo era principalmente dato da spunti di ricerca avanzata più che da effettivi aggiustamenti, e così per tanto tempo è invalsa la regola “non modificare quello che funziona”. Ma poi ci fu un evento.
Senza entrare nello specifico, per motivi di privacy delle persone coinvolte, mi sono accorto di due cose molto importanti sul Time Management. Cose che dal libro emergevano solo in modo indiretto. Ma andiamo per ordine, cominciando dalla prima in ordine di “scoperta”. Con chiunque trattavo il tema, fosse lui a chiedere o io ad iniziare il discorso, si arrivava sempre ad un unico grosso ostacolo: confondere in un unico calderone obiettivi, ambito di applicabilità, strategia e mezzi di realizzazione del Time Management. Questa è stata la molla per chiarire meglio il concetto e partire concretamente con la seconda edizione. Senza voler anticipare troppo, in particolare emerge che il Time Management non ha come obiettivo ultimo la gestione del tempo… E se non vi solletica questo, allora ci sono due possibilità: che lo abbiate già capito leggendo a fondo la prima edizione, o che la cosa vi spaventi… In ognuno dei due casi vale comunque la pena approfondire, e quindi spero che non riponiate il libro sullo scaffale…
Sento già chiedere: “e la seconda cosa?” In effetti, mentre procedevo con la stesura mi sono accorto della seconda grande domanda del Time Management che non avevo approfondito nel primo libro. La potrei formulare come me la sono posta io stesso: “Una volta che tutto il mio tempo è organizzato in modo controllato, sarei soddisfatto (e quindi felice) di quanto ho realizzato? O sentirei che mi manca ancora qualcosa?” In questa seconda edizione cerco di dare una risposta anche a questo dubbio, e per farlo approfondiremo insieme il concetto di Tempo Libero. Ma, di nuovo, meglio non anticipare alcune sorprese. Vi preannuncio solo che per me la risposta trovata è molto soddisfacente, in quanto ha complementato e dato un senso a tutto il resto.
== Cosa c'é di nuovo ? ==
La seconda edizione ha molte novità interessanti:
a) Chiarisce meglio la differenza tra obiettivi, mezzi e strategia del Time Management
b) Estende il Time Management ad uan visione piu' unitaria che abbraccia anche il "fuori del lavoro", solo accennato nella prima edizione;
c) Si occupa del Tempo Libero, ed in particolare evidenzia come rendere utili per altri quei tanti piccoli frammenti di tempo che tendiamo a sprecare;
d) Ora contiene una storiella a separazione di ogni capitolo, e non solo un paio
e) ...e alcuni spunti di ricerca avanzata.
Oltre alle immancabili correzioni tipografiche per quegli errori immancabilmente sfuggiti alle numerose revisioni... :wink:
In temini pratici, ecco il nuovo Sommario
COMINCIAMO DALLA FINE	11
PREFAZIONE	15
1	PERCHÉ UNA SECONDA EDIZIONE?	17
1.1	UNA BREVE STORIA	17
1.2	IL VERO OBIETTIVO DEL TIME MANAGEMENT	19
1.3	A COSA SI APPLICA IL TIME MANAGEMENT?	20
1.4	ALTRE NOVITÀ DELLA SECONDA EDIZIONE	23
TEMPO… DI NATALE!	25
2	INTRODUZIONE	27
2.1	TIME MANAGEMENT: CHI ERA COSTUI ?	27
2.1.1	Cosa non è il Time Management	28
2.1.2	Il TM è in realtà un MOGPTGRSPEFD…	28
2.1.3	Gli effetti del TM	31
2.2	PER CHI È QUESTO LIBRO	31
2.3	STRUTTURA DEL TESTO	31
LA DANZA DEL TEMPO	35
3	DOVE È ANDATO IL MIO TEMPO?	37
3.1	OBIETTIVI	37
3.2	TIPI DI ATTIVITÀ	38
3.2.1	Attività pianificate	38
3.2.2	Attività Non Pianificate o Imprevedibili	40
3.2.3	Usare bene le definizioni	41
3.3	SORGENTI DI ATTIVITÀ	42
3.3.1	Il Capo.	42
3.3.2	I Colleghi	44
3.3.3	I Subalterni	45
3.3.4	I Clienti	46
3.3.5	Gli Strumenti Lavorativi	50
3.3.6	Me Stesso	52
3.4	RICAPITOLAZIONE	53
3.5	ESERCIZI	54
3.5.1	Categorizzazione	54
3.5.2	Il nostro Profilo Lavorativo	55
3.5.3	Ripetere Periodicamente gli esercizi	56
PIÙ PREZIOSO DELL’ORO	57
4	IMPARARE A DIRE SÌ	59
4.1	OBIETTIVI	59
4.2	STRUTTURARE IL CAOS	60
4.3	HO TUTTE LE INFORMAZIONI PER DECIDERE?	65
4.4	PRIORITÀ: UN BEL CONCETTO.	73
4.4.1	Perché non esiste una priorità Bassa?	77
4.5	L’ARTE DELLA STIMA	80
4.5.1	Tempo Complessivo o Tempo Esecutivo?	81
4.5.2	La Doppia Stima	83
4.6	ASSEMBLARE IL TUTTO	85
4.6.1	La Lista delle Attività	85
4.6.2	Preparare l’attività all’inserimento	91
4.6.3	Collocare un nuovo pezzo nel puzzle	93
4.7	E LE ATTIVITÀ NP?	101
4.8	LA GESTIONE DELLE ATTIVITÀ PERIODICHE	105
4.9	LA GESTIONE DELLE ATTIVITA COMPLESSE	110
4.10	CHIUDERE IL CERCHIO	114
4.11	VA BENE, MA COME SI INIZIA ?	115
4.11.1	Primo passo: Definire lo Spazio delle Attività	116
4.11.2	Secondo passo: Creare la Lista delle Attività.	117
4.11.3	Terzo passo: Migrazione alla Lista delle Attività.	118
4.11.4	Quarto passo: Spazio delle Attività NP.	119
4.12	LA VITA PRIVATA OVVERO UNA VISIONE UNITARIA.	121
4.13	RICAPITOLAZIONE	124
4.14	ESERCIZI	125
4.14.1	La visione unitaria	125
4.14.2	La Scala di Urgenza.	129
4.14.3	Il Tempo che Vola Via.	131
UN OCCASIONE SPECIALE	135
5	ATTENZIONE ALLE TRAPPOLE	139
5.1	OBIETTIVI.	139
5.2	IL TROPPO PIENO.	140
5.3	SOTTOSTIMA IN AGGUATO.	141
5.4	IL TEMPO DELLA COMUNICAZIONE.	144
5.5	LE TRAPPOLE DELLA “AUTO – BUROCRAZIA”.	148
5.6	SBILANCIAMENTI DI PRIORITÀ.	149
5.6.1	Inefficienza Proattiva.	150
5.6.2	Inefficienza Reattiva.	152
5.7	RICAPITOLAZIONE	153
5.8	ESERCIZI	154
5.8.1	Il tempo della comunicazione	154
5.8.2	Quanto è pesante il modello?	154
5.8.3	L’Indice di Promozione Personale	155
PER TUTTO C’È UN TEMPO	159
6	SPUNTI DI RICERCA AVANZATA	161
6.1	OBIETTIVI.	161
6.2	LA PERCEZIONE DEGLI IMPREVISTI	162
6.3	L’ACCELERAZIONE TEMPORALE	164
6.4	GESTIONE DEL TEMPO E OBIETTIVI	166
6.5	QCT - QUOZIENTE DI CONTROLLO TEMPORALE	168
6.5.1	Parte1 - Cosa è importante in un piano	168
6.5.2	Parte2 - Come calcolare ed usare il QCT	170
6.5.3	Parte3 - Il QCT vero	173
6.6	IL TEMPO BIOLOGICO	175
6.6.1	Parte1 – Il Tempo non è Assoluto	175
6.6.2	Parte2 – I Fattori da considerare	176
6.6.3	Parte3 – Il valore dei Fattori	178
6.7	L'IMPATTO DI UNO STACANOVISTA SUL TEMPO DI TUTTI	181
C’È SEMPRE TEMPO PER IMPARARE	183
7	PROGETTO CAMPIONI DEL MONDO	185
7.1	PREMESSA.	185
7.2	COME SPENDO IL MIO TEMPO LIBERO?	187
7.3	IL PROGETTO CAMPIONI DEL MONDO	192
7.3.1	L’Obiettivo	192
7.3.2	Mi Cambierebbe 25 Minuti?	194
7.3.3	Campioni del Mondo	194
IL GIORNO PIU’ BELLO	199
8	APPENDICE	201
8.1	LA LISTA DELLE ATTIVITÀ.	201
8.2	TABELLA DI CATEGORIZZAZIONE.	204
8.3	TABELLA DELLA VISIONE UNITARIA.	205
8.4	TABELLA DELLE QUOTE DI TEMPO P VS NP.	206
8.5	TABELLA DELL’INDICE DI PROMOZIONE PERSONALE.	209
8.6	INDICE DEI NOMI E DEI TERMINI.	211
8.7	RINGRAZIAMENTI	215
8.8	UN’ULTIMA PAROLA…	215
TEMPO… DI UNA RISATA	216
== Quando sará pronta ? ==
Il testo é giá pronto e revisionato. Attualmente ho scelto nuovo editore e giá confermato gli accordi con il precedente. Il nuovo editore permetterá una diffusione e una distribuzione piú semplice per tutti, ma sui dettagli aggiungeró un nuovo post in seguito. Se tutto procede bene, dovrebbe uscire entro un paio di mesi.
Continuate a seguirmi!
Grazie
Buona giornata,
Max

[ADD24] L'impatto di uno stacanovista sul tempo di tutti

Data: 01.10.2009

E' interessante riflettere sull'impatto che una persona che lavora più degli altri ha su se stesso e sugli altri. Non mi riferisco alle cose ovvie, ma ad alcune riflessioni che di solito non si fanno. Il risultato? Sembra proprio che l'efficienza complessiva diminuisca...
Mettiamoci in uno scenario specifico. Un ufficio. Orario lavorativo dalle 8:30 alle 17:00. Postazioni informatizzate, con dipendenti che ricevono le richieste di lavoro tramite e-mail o ticket. Il team è composto solo da due persone: il signor X (e, per par condicio, la signora Y). Essi seguono più o meno l'orario standard, magari arrivando un po' prima che inizino le richieste dei clienti. Cercano di organizzare la loro settimana sulla base delle priorità, inserendole in un'unica scaletta man mano che arrivano. La sera, quando vanno via, si assicurano di aver chiuso tutte le priorità della giornata e fanno una pianificazione di massima per la giornata seguente. Il volume di lavoro svolto è sopra la media: cercano di essere efficaci e hanno le competenze giuste per fare bene.
La mole di lavoro che gli arriva è commensurata a questo scenario.
Ora supponiamo che uno dei due (X) decida che vuole portarsi avanti sul lavoro che, date le scadenze fissate, potrebbe essere svolto il giorno dopo. Siccome sono un team, e quindi alcune richieste necessitano del lavoro di entrambi, (Y) si troverà la mattina ad avere un backlog di lavoro non previsto. Questo si riflette sull'incremento gornaliero del backlog di (Y). Non essendo aumentati i volumi, l'incremento di backlog di (Y) gli causa diversi effeti negativi: ne fa diminuire l'efficacia, gli provoca un più alto livello di stress e fa insorgere di attriti con (Y), che fanno ulteriormente diminuire l'efficacia di entrambi. E poi, visto che entrambi passano più ore in ufficio, il numero e la frequenza delle pause tende ad aumentare.
Dopo un po' di tempo, entrambi si trovano a dover fare straordinari, senza che i volumi siano realmente aumentati. Il livello di servizio verso gli utenti, inizialmente migliorato a causa di (X), tende poi a decrescere sotto il livello originario, nonostante le maggiori ore lavorate.
I costi per l'azienda aumentano. Il team si rompe. L'Azienda chiude.
Ora... tutto ciò è volutamente estremizzato per chiarire alcuni concetti base:
1) chi decide di fare straordinari deve avere coscienza dell'impatto che ha sugli altri;
2) la ragione per fare straordinari va analizata bene, in modo che si possa correggere il problema alla sua radice (ci sono tanti altri modi per gestire volumi che eccedono la forza lavoro esistente);
3) il guadagno in termini di maggiore capacità produttiva dovuto alle maggiori ore passate in ufficio non è affatto scontato.
Solo un punto su cui riflettere, e che metterò nella prossima edizione del libro.

[ADD23] Ma il libro, ha un ISBN?

Data: 27.04.2007

In effetti di solito i libri hanno un ISBN. Non tutti, ma in generale lo hanno...
L'ISBN è un codice univoco che aiuta ad identificare ciascun libro. Non è obbligatorio averlo (in quanto ha un costo... ). Il codice non solo permette di identificare il libro, fornisce anche altre informazioni, come ad esempio chi sia l'editore.
Anche il mio libro ne ha uno: ISBN: 978-88-6062-0996
Qualcuno avrà notato che è un po' più lungo del normale... e allora vediamo il perchè insieme :smile:
Dal 1 gennaio 2007, anche in Italia è divenuto obbligatorio adottare la versione ISBN13 (ovvero la versione con 13 caratteri), per uniformarsi alla Comunità Europea.
Fino a quella data, si usava l'ISBN10, che come immaginate, ha 10 caratteri.
Un sito interessante per approfondire il tutto è isbn.org
C'è anche un Libricino in PDF (in inglese) che fornisce numerosi dettagli un po' più tecnici.

[ADD22] 19 febbraio 2007 - Giornata dell'Ozio...

Data: 19.02.2007

Il 19/2/2007 è la giornata dell'Otium... ozio quello sano, come lo intendevano i Romani, che la sapevano più lunga di noi: il che significa dare il giusto tempo alle cose importanti...
LUNEDÌ 19 FEBBRAIO UNA GIORNATA MONDIALE PER L'OTIUM: PARLA L’ESPERTO CHRISTOPHER BAKER
«Nella cultura africana esseri lenti è essere saggi. Come quando stai seduto sotto un albero con tutto il villaggio intorno, a parlare e raccontare»
Elogio della lentezza

«Un modello di sviluppo fondato sulla velocità ci porta ad essere sempre
più stressati». «Il rimedio è anche l'ozio, per lo spirito, e la
nostalgia, per ricordare»

Di Paola Springhetti

Ozio, lentezza e nostalgia sono i tre ingredienti della ricetta di una
felicità quotidiana, intima e condivisa nello stesso tempo, che non è la
felicità chiassosa che molti sembrano rincorrere e che i media ci
descrivono con dovizia di proposte, ma che è più vera e raggiungibile
quest'ultima.

Questo, almeno, è quanto Christopher Baker, sostiene nel suo libro che si
intitola, appunto, Ozio, lentezza e nostalgia (ed. Emi).

Alla base c'è un'idea a cui molti stanno arrivando da percorsi diversi ma
convergenti nella riscoperta della lentezza e del tempo libero: non è un
caso che lunedì 19 si celebri la giornata mondiale della lentezza, il cui
scopo non è tanto quello di cercare di fermare il mondo per scendere,
quanto quello di riappropriarsi nella quotidianità di uno dei beni più
preziosi: il proprio tempo.

Per Baker, che ha lavorato a lungo nelle Ong e ora nel comitato italiano
dell'Unicef, questa concezione viene da lontano:

«Nasce da un percorso di critica all'attuale modello di sviluppo, 
basato solo sulla dimensione economica della vita.
Abbiamo identificato il progresso con la velocità e
abbiamo perso il controllo su di essa, non ne siamo neanche più coscienti:
basta vedere i ragazzi di oggi, che crescono con genitori stressati e
pensano che sia normale vivere con affanno».

Quali sono le cause di questo affanno?

«La principale è il lavoro. La maggior parte di noi lavora negli uffici o
comunque è parte di una grande macchina, in cui non sa qual è il proprio
vero contributo, che senso abbia svolgere il proprio compito: inserire un
pezzo in una macchina, fare tante fotocopie, battere i tasti di una cassa…
il nostro lavoro, in genere, ha pochissima dignità. Non c'è più il lavoro
come mestiere, come produzione di cose fatte bene, su cui esercitare
padronanza e paternità».

E perché non smettiamo?

«Abbiamo paura di guardarci allo specchio e chiederci: la vita cos'è?
Abbiamo paura di fermarci a pensare».

Tutto questo ce lo siamo scelto?

«Veniamo da una storia occidentale segnata da millenni di pensiero
razionale, di filosofia basata sul cartesiano "io penso, dunque sono".
Solo la dimensione razionale conta, e tutto quello che non rientra in una
categoria precisa lo scremiamo. Ma questo è un approccio riduzionista e
riduttivo, perché ci porta a dare riconoscimento solo al benessere
materiale. Ma le cose veramente belle della vita sono gratuite:
innamorarsi, emozionarsi, stare nella natura…».

Cosa vuol dire vivere con lentezza?

«Se guardiamo ad altre culture, a quella africana per cominciare,
scopriamo che ci sono momenti in cui la lentezza è saggezza. Come quando
stai seduto sotto l'albero con tutto il villaggio intorno, a parlare e
raccontare. Noi non siamo più capaci di ascoltare i nostri interlocutori
fino a che hanno finito di parlare: una sorta di affanno intellettuale ci
impedisce di dargli il tempo di farfugliare o di correggere una parola
sbagliata. L'Africa non corre, perché ci sono poche macchine, ma cammina,
e nel camminare si fanno soste. Dobbiamo fare prove di lentezza
quotidiana, ascoltare il nostro vicino di casa, la vecchietta che dà da
mangiare ai gatti…».

C'è il rischio di perdere il treno.

«La vita non è una gara. Vado spesso negli Stati Uniti e ogni volta
constato quanto esasperata è la competitività. Ma alla fine il vincitore è
uno solo, e tutti gli altri sono sconfitti. Meglio elaborare una filosofia
dei perdenti, anche perché la vittoria è solitudine».

Nel libro lei collega la lentezza alla nostalgia. Nostalgia di che cosa?

«Dei ricordi che abbiamo e che sono per noi fonte di energia, anche quelli
più duri. Sono il vero legame con la nostra esistenza, la compagnia che ci
fa sconfiggere la solitudine. E poi, la storia va raccontata: è grazie a
questo che il nostro cammino diventa una passeggiata condivisa».

Lei ripropone l'ozio come valore. Che cosa intende per ozio?

«Quello che intendo io è proprio il non fare un tubo, la pigrizia vera. È
in questa condizione che il pensiero vaga lib ero e ci permette di
contemplare la vita. Il creato chiede di essere contemplato, e noi
dobbiamo trovare il tempo di vedere, ascoltare, annusare… C'è anche un
dato biologico di cui tenere conto: l'uomo non è fatto per andare a tutta
velocità 24 ore su 24».

Tutto questo sa un po' di fuga dalle responsabilità, dagli impegni, dai
rapporti.

«È assolutamente il contrario. La società, imponendoci la velocità, ci
costringe alla solitudine assoluta. Se mangiamo velocemente, non lo
facciamo insieme agli altri e perdiamo la dimensione della convivialità.
Ricordo certe piazzette dei paesi della Grecia, in cui le persone stanno
ore sedute su sedili di paglia e parlano, osservano: questi sono luoghi di
condivisione, mentre non lo sono i centri commerciali. Dobbiamo dare le
dimissioni da una visione della vita che non dà la felicità: la vera
ricchezza è un millimetro più in là e non ci fermiamo a guardarla».


[ADD21] Parte la nuova edizione...

Data: 06.02.2007

Molti mesi sono passati dalla prima versione: è "tempo" di trarre vantaggio dei contributi maturati fino ad oggi. Diamo una occhiata a cosa penso di fare...
Beh, ad oggi prevedo di inserire alcuni cambiamenti alla prima versione:
[b]1) Nuovo capitolo "Spunti Avanzati"[/b], in cui catturare quanto emerso dal blog:
[ADD20] Ma il Time Management, deve organizzare TUTTO il nostro tempo?
[ADD16] Il nostro tempo biologico (PARTE 3: il valore dei Fattori)
[ADD15] Il nostro tempo biologico (PARTE 2: i Fattori)
[ADD13] Il nostro tempo biologico (PARTE 1)
[ADD12] Calcolare le vere priorità attuali
[ADD9] QCT - Quoziente di Controllo Temporale: Parte3 - Il QCT vero
[ADD8] QCT - Quoziente di Controllo Temporale: Parte2 - Come calcolare ed usare il QCT
[ADD7] QCT - Quoziente di Controllo Temporale: Parte1 - Cosa è importante in un piano
[ADD5] Il Tempo non è additivo
[ADD1] Ma quanto tempo si risparmia... (parte 1)
[b]2) Nuovo Capitolo "Il lato Etico del TM"[/b]: evidenziare che una gestione corretta del Tempo, è di fatto un buon indicatore di presenza di valori. Pesenza di valori solidi = capacità di assegnare le giuste priorità, in modo consistente.
[ADD20] Ma il Time Management, deve organizzare TUTTO il nostro tempo?
[ADD10] Time Management al tempo di Seneca
[ADD6] Etica del Time Management...
[ADD4] Perchè dovremmo gestire il nostro tempo?
[ADD3] La gestione del tempo e gli obiettivi: un binomio imprescindibile
[b]3) ...e poi, aumentare il numero delle storielle[/b] "da svago", inserendone una ogni capitolo
[ADD19] la Danza del Tempo
[ADD18] Storiella sul tempo 2
[ADD17] Il tempo nelle Sacre Scritture
[ADD14] Storiella di Natale sul Tempo
[ADD11] Sorridere con il Tempo (ultimo agg. 08.12.2005)
[ADD2] Dopo la Bottiglia di Klein... L'Imbuto !

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