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Time Management / TM BlogDelSito 2005


Time Management: Blog Del Precedente Sito - Annata 2005




Introduzione

Originariamete c'era un sito web specifico all'Indirizzo www.time-managememt.it.
Nel tempo ho deciso di integrarlo all'intermo del mio sito generale (questo) di supporto al progetto Campioni del Mondo, a cui contribuisce attivamente.
Nel "vecchio" sito, avevo naturalmente un blog di news. Sebbene molti siano semplicemente degli annunci, e quindi non vale la pena riportarli, altri erano proprio spunti di riflessione che invece hanno un loro interesse specifico. Alcuni sono successivamente confluiti in versioni più recenti del testo, altre sono rimaste lì come spunti da sviluppare.
Sono riportati qui sotto in ordine cronologico inverso (i più recenti in alto).

[ADD13] Il nostro tempo biologico (PARTE 1)

Data: 12.12.2005

Ma i cosiddetti "Bioritmi", c'entrano qualcosa con l'additività del Tempo?
Tanto tempo fa ho creato un programma per la gestione delle ricorrenze. Nel tempo è crescito fino a diventare una specie di Time-Machine personale, tanto da includere anche il calcolo del Bioritmo.
Secondo alcuni studiosi, i Bioritmi sarebbero dei cicli biologici a durata fissa che influenzano alcune nostre caratteristiche. Il più noto schema è composto da tre cicli: Emotivo, Fisico, Intellettuale, ma in circolazione se ne trovano anche altre varianti più esoteriche... Quello che è interessante per noi è analizzare se vi possa essere un qualche riscontro al concetto di Orologio Biologico, inteso però come il nostro modo di percepire il tempo.
L'idea è nata dopo la publicazione di ADD5 e in seguito a considerazioni sulla differenza di additività causata da differenti tipi di situazioni: piacevoli, spiacevoli, routine, non previste....
Questo articolo verrà sviluppato nel tempo... abbiate pazienza...
:tongue: :wassat: Supponiamo che la nostra percezione del tempo sia una entità non assoluta, ma che risulti dalla composizione (quasi relativistica, per la gioia dei Fisici :crying:) di differenti fattori:
TempoPercepito = TempoAssoluto x Fattore1 x Fattore2 x Fattore3
dove:
a) TempoAssoluto: soprassedendo ad una analisi raffinata, assumiamo che si tratti della normale durata mostrata da un orologio in quiete rispetto all'osservatore (ovvero, per parlare come si mangia..., la durata come mostrata dall'orologio che abbiamo al polso)
b) Fattore : un elemento che contribuisce a modificare la nostra percezione del tempo.
CONTINUA.... :wassat:

[ADD12] Calcolare le vere priorità attuali

Data: 15.11.2005

Stavo parlando con un amico, e gli ho chiesto: ma quali sono le tue priorità nella vita? E lui mi ha risposto: non lo so proprio...
[font=Arial] Ho un amico che si occupa di tantissime cose: motivato e di successo sul lavoro, trova il tempo per il volontariato (quello vero....), per gli amici, e per tante altre cose. Ultimamente mi ha detto che il lavoro lo prende sempre di più, e che le soddisfazioni lo hanno portato ad un circolo vizioso in cui più fa e più soddisfazioni ha (e non stiamo solo parlando di gratifiche economiche...)
Allora gli ho chiesto: "Ma quali sono le tue priorità nella vita?". Per farla breve siamo finiti a discutere di come si possa verificare quali siano le vere priorità che seguiamo nella vita, al di là di quelle che creadiamo o diciamo di avere.
Ovvero:
[b][align=CENTER]Esiste un metodo oggettivo per misurare le nostre priorità?
[/align][/b] Ho provato a proporgli un semplice metodo, tanto banale quanto efficace.
1) Prendi le 24 ore...
2) Togli le ore in cui dormi, mangi e espleti funzioni corporali
3) Togli quanto tempo DEVI dedicare al lavoro per contratto (vedi: 8 ore)
4) Dividi il tempo rimanente per le cose in cui lo spendi...
...ed ecco la tua gladuatoria reale :smile:
Il metodo si presta a numerose critiche, ma comunque nella sua semplicità da un responso abbastanza veritiero.
Alcuni elementi da considerare:
[b]Critica 1)[/b] Non è la quantità a determinare l'importanza di una attività, ma la qualità.
[b]Risposta 1)[/b] Chiaramente ciò è vero. Tuttavia per fare le cose bene ci vuole tempo, e quindi il tempo che vi dedichiamo rimane un buon indicatore

[b]Critica 2)[/b] Una categorizzazione "adeguata" può falsificare il risultato, facendo risultare prioritario ciò che vogliamo
[b]Risposta 2)[/b] Chiaramente possiamo anche barare sui dati, creando categorie di ampiezza diversa, ma è questo lo scopo? Se uno vuole fare un giusto controllo, vuole avere una risposta realistica, altrimenti sta solo perdendo tempo... Le categorie devono essere create in modo omogeneo. Esempi possono essere (in ordine alfabetico :wink: ) :
*) Famiglia
*) Lavoro
*) Hobby
*) Religione
*) Salute
*) Volontariato
*) ...
[/font]

[ADD11] Sorridere con il Tempo

Data: 11.11.2005 (aggiornato il 08.12.2005)
Alcune righe per sorriderci un po' sopra... Si tratta di pensierini inventati, quindi.... a vostro rischio...
[font=Arial]


[color=0000ff][b]08.12.2005 [/b][/color]
-------------------------------------------------
Cronologia: la scienza che studia la logica di funzionamento degli orologi.
Cronometro: un orologio lungo cento centimetri (che cinturino!!!)
Cronografo: sistema di punti interconnessi con un inizio e una fince determinata, la cui distanza di misura in ore...  
un po' come i possibili percorsi lavoro-casa quando c'è traffico


[color=0000ff][b]15.11.2005 [/b][/color]
-------------------------------------------------
Tempesta: Tipico passo di marcia ritmato temporalmente.
Da effettuarsi preferibilmente in zone dal clima umido-ventoso.

[color=0000ff][b]11.11.2005 [/b][/color]
-------------------------------------------------
Chi ha Tempo non aspetti Tempo...
come disse un tale raffreddato a cui colava di brutto il naso...

[color=0000ff][b]10.11.2005 [/b][/color]
-------------------------------------------------
Temporale: Difficile esame di Fisica dello Spazio-Tempo.
Può causare abbondante sudorazione celeste.
Sconsigliato ai portatori di occhiali.


[color=0000ff][b]07.11.2005 [/b][/color]
-------------------------------------------------
La Relatività afferma che se vado abbastanza veloce, il tempo rallenta...
...è per questo che a lavoro conviene fare con calma, altrimenti le 5 e mezza non arrivano mai!!!!

[color=0000ff][b]02.11.2005 [/b][/color]
-------------------------------------------------
Tempistica: scienza che studia la capacità delle persone di svicolarsi quando arriva qualcosa di nuovo da fare.

[/font]


[ADD10] Time Management al tempo di Seneca

Data: 26.10.2005

Il problema della gestione del tempo non è tipico dei nostri giorni... I mitici Romani, nel loro pragmatismo, si erano già accorti che...
"Fa' così, caro Lucilio: renditi veramente padrone di te e custodisci con ogni cura quel tempo 
che finora ti era portato via, o ti sfuggiva.

Persuaditi che le cose stanno come io ti scrivo: alcune ore ci vengono sottratte da vane occupazioni, 
altre ci scappano quasi di mano; ma la perdita per noi più vergognosa è quella che avviene 
per nostra negligenza.

Si badi bene, la maggior parte della vita ci sfugge nel fare il male, una gran parte nel non fare nulla, 
tutta quanta nel fare altro da quello che dovremmo.

Puoi indicarmi qualcuno che dia un giusto valore al suo tempo e alla sua giornata, 
e che si renda conto com'egli muoia giorno per giorno?
In questo ci inganniamo, nel vedere la morte avanti a noi, come un avvenimento futuro, mentre gran parte 
di essa è già alle nostre spalle. Ogni ora del nostro passato appartiene al dominio della morte.

Dunque, caro Lucilio, fa' ciò che mi scrivi; fa' tesoro di tutto il tempo che hai.
Sarai meno schiavo del domani, se ti sarai reso padrone dell'oggi. Mentre rinviamo i nostri impegni, la vita passa.

Tutto, o Lucilio, dipende dagli altri; solo il tempo è nostro.

Abbiamo avuto dalla natura i possesso di questo solo bene estremamente fuggevole, 
ma ce lo lasciamo togliere dal primo venuto.
E l'uomo è tanto stolto che, quando acquista beni di nessun valore, e in ogni caso compensabili, 
accetta che gli vengano messi in conto; ma nessuno, che abbia cagionato perdita di tempo agli altri, 
pensa di essere debitore di qualcosa, mentre questo è l'unico bene che l'uomo non può restituire, 
neppure con tutta la sua buona volontà."

(L.A.Seneca "Lettere a Lucilio")


Offerta speciale Ottobre I (04-15.10.2005)

Data: 04.10.2005

L'offerta speciale della prima metà di Ottobre...
[b]Piccola prefazione[/b]
Dopo le offerta di Settembre, eccoci qui di nuovo per una nuova grande possibilità.
[b]Offerta[/b]
Questa offerta la potremmo chiamare [b][color=blue]Soddisfatti o Rimborsati[/color][/b]. In altri temini, a chi acquista almeno [b]due copie[/b], si garantisce il rimborso del prezzo del libro, qualora non fosse di suo gradimento . L'invio del reso deve avvenire entro 15 giorni dalla data di arrivo (fa fede il timbro di spedizione del pacco di restituzione). Le spese di spedizione sono l'unico costo che chiedo di sostenere, sia per l'invio iniziale, che per il reso.
[b]Per aderire...[/b]
Lasciate un commento all'offerta in questione, indicando il Vs indirizzo di e-mail : farà fede la data del commento. Vi contatterò al più presto.
[b]Piccola post-fazione[/b]
Il libro ha un costo di [b]14 Euro[/b], dei quali 7 sono per coprire le pure spese di stampa e rilegatura, mentre i rimanenti 7 sono devoluti interamente in beneficenza all' EVG (ESRIN Voluntary Group), gruppo di volontariato attivo dal 1995 nell'area dei Castelli Romani (Roma). Se volete saperne di più sull'EVG, andate al link : [b][link=http://www.esrin.esa.int:8080]www.esrin.esa.int:8080[/link][/b]
P.S. Il numero di copie stampate non è illimitato... offerta valida salvo esaurimento scorte. :wink:

23.09.2005 ...

Data: 23.09.2005

Oggi è un giorno speciale... a proposito del Tempo...
A proposito di tempo, e di chi ne ha tanto: oggi è il compleanno della carissima nonnina che abbiamo in casa: 98 anni !!! Augurissimi a lei! :laughing: :laughing: :laughing:

[ADD9] QCT - Quoziente di Controllo Temporale: Parte3 - Il QCT vero

Data: 21.09.2005

Il calcolo del QCT è semplice, ma ci sono comunque alcune cose da sapere....
Abbiamo visto nell'articolo [ADD8] come sia semplice calcolare il nostro QCT, e come tenerlo aggiornato.
Quello che vedremo a seguire sono una serie di articoli in cui investigheremo insieme raffinamenti nel modo di calcolare il QCT. Il tutto con il solito approccio del libro: dalla comprensione di una domanda si arriva a dedurre la risposta, che a sua volta apre altre domande... ragionando ragionando, fino ad arrivare alla risposta, compresa, e non appresa..
[b]Il QCT cambia sempre: qual' é il mio QCT vero ? [/b]
In effetti, ad ogni ricalcolo tenderemo a trovare un QCT sempre diverso. La cosa è fisiologica. Tuttavia, applicando con regolarità il QCT alla propria pianificazione, ci si accorgerà che, progressivamente, esso si stabilizzerà intorno ad un valore massimo di scarto assoluto che diviene costante.
[i]Valore massimo di scarto assoluto[/i]... chi era costui ?!?! :wassat:
Dicesi [i]Valore massimo di scarto[/i] quel numero che si ottiene sottraendo 1 al QCT ed eliminando il segno.
In valore assoluto, dopo un po', lo scarto del nostro QCT si stabilizzerà sempre al di sotto di un certo valore. Quello ci darà il valore del nostro QCT vero.
Se poi lo scarto tende ad avere più spesso un certo segno, quello sarà anche il segno vero del nostro QCT. Altrimenti, conviene usare il segno che riduce il rischio al minimo, ovvero quello positivo.
[b]Il numero di eventi da considerare ? [/b]
Il calcolo del valore di scarto massimo non ha una formula univoca (del tipo "prendete gli ultimi cinque eventi"). La regola va ricercata nell'intervallo che questi eventi coprono, in relazione al tipo di attività che viene svolta. L'esperienza porta comunque a dire che un intervallo tra 3 e 6 mesi è un buon punto di partenza, in quanto permette di tener traccia dei cambiamenti ambientali, senza perdersi nei dettagli delle fluttuazioni casuali che impattano giornalmente tutte le nostre attività.
[b]Un esempio... [/b]
Sia data una sequenza di valori di QCT
[quote=QCT]QCT = 1,21 ; 0,89 ; 1,1 ; 1,05 ; 0,95[/quote]
Considerando gli scarti dal valore 1,0 (che rappresenta la pianificazione corretta), avremo
[quote=scarti]Scarti = +0,21 ; -0,11 ; +0,10 ; +0,05 ; -0,05[/quote]
Se li consideriamo in valore assoluto:
[quote=scarti assoluti]Scarti Assoluti = 0,21 ; 0,11 ; 0,10 ; 0,05 ; 0,05[/quote]
Supponiamo che i progetti / le attività degli ultimi 3 valori coprano 4 mesi: in tal caso possiamo limitarci a considerare il massimo scarto assoluto di questi 3 valori, che è pari a 0,10. Dalla lista degli scarti, vediamo anche che il segno positivo tende ad essere prevalente. Se ne ricava che il nostro QCT vero sarà:
[quote=QCT vero]QCT vero = 1,10 [/quote]
Ma qual'è un valore di QCT accettabile ? ... alla prossima.... :wink:

Offerta speciale Settembre II (16-30.09.2005)

Data: 14.09.2005

L'offerta speciale della seconda metà di Settembre...
[b]Piccola prefazione[/b]
Dopo l'offerta della prima metà di Settembre, eccoci qui di nuovo per una seconda grande possibilità.
[b]Offerta[/b]
A chi dovesse richiedere 5 copie del libro nel periodo in esame, ne viene offerto [b][color=blue]uno + spese di spedizione in omaggio[/color][/b] (ovvero: cinque al prezzo di quattro). Le spese di spedizione sono gratis solo per destinazioni in Italia. Per invii all'estero, viene comunque solo applicata la differenza tra la spedizione in Italia e quella fino alla destinazione finale.
[b]Per aderire...[/b]
Lasciate un commento all'offerta in questione, indicando il Vs indirizzo di e-mail : farà fede la data del commento. Vi contatterò al più presto.
[b]Piccola post-fazione[/b]
Il libro ha un costo di [b]14 Euro[/b], dei quali 7 sono per coprire le pure spese di stampa e rilegatura, mentre i rimanenti 7 sono devoluti interamente in beneficenza all' EVG (ESRIN Voluntary Group), gruppo di volontariato attivo dal 1995 nell'area dei Castelli Romani (Roma). Se volete saperne di più sull'EVG, andate al link : [b][link=http://www.esrin.esa.int:8080]www.esrin.esa.int:8080[/link][/b]
P.S. Il numero di copie stampate non è illimitato... offerta valida salvo esaurimento scorte. :wink:

[ADD8] QCT - Quoziente di Controllo Temporale: Parte2 - Come calcolare ed usare il QCT

Data: 06.09.2005

L'esperienza nella pianificazione può essere realmente usata per meglio pianificare. Il fattore QCT ci aiuta.
Nella prima parte abbiamo visto che non tutte le scadenze sono uguali, e che è importante identificare quali siano quelle veramente prioritarie. In questa seconda parte vedremo come il controllo a posteriori della nostra capacità di pianificare correttamente può aiutarci a capire che tipo di controllo abbiamo del tempo e come correggere questa nostra tendenza per migliorarlo.
Partiamo con un esempio preso dal mondo del tiro a segno, quello con fucile e mirino di precisione. Zio Pino (noto tiratore abruzzese) va per la prima volta al poligono con il suo nuovo fucile da tiro. Carica, mira con il mirino graduato e spara. Nonostante avesse avuto il "10" del bersaglio proprio al cento del mirino, il suo tiro risulta un modestissimo 6, ben al di sotto del 10...
Cosa è successo? Nonostante la precisione del puntamento, il risultato è un tiro sottostimato di parecchi centimetri. Allora Zio Pino, che ha studiato la teoria, gira sicuro la rotellina sul mirino e ne modifica il puntamento. Ripete l'operazione e ora siamo ad un bell'8, un po' al di sopra del 10. Con fare sicuro, gira allora all'indietro di un poco la rotellina di prima e... Mira e tira: 9, quasi 10!.
L'esempio è un perfetto parallelo di quello che vogliamo fare con la nostra capacità di controllo sul tempo, applicata in questo caso alla nostra capacità di avere una buona pianificazione. Il primo caso corrisponde ad una sottostima del tempo necessario a fare una cosa. Nel secondo lo abbiamo sovrastimato. Nel parallelo, il QCT corrisponde alla rotella che permette di variare l'allineamento tra mirino e canna del fucile.
Ma come si calcola il nostro QCT?
E' più semplice di quanto si pensi, ma richiede aver annotato (senza barare... :wink: ) sia il piano originale che quello verificato in realtà.
Si tratta di considerare solo tutte le attività considerate come scadenze importanti e confrontare le date previste con quelle attuali. Il confronto deve sommare tutte le differenze in giorni tra ciscuna coppia di valori. Calcoliamoci lo scarto di una data scadenza:
scarto1 = (scadenza attuale) - (scadenza prevista)
Ne risulta che i casi in cui abbiamo sottostimato la scadenza saranno numeri positivi, mentre in caso di sovrastima, avremo numeri negativi. Lo scarto complessivo su tutta l'attività si ottiene sommando algebricamente tutti questi valori:
[quote]Scarto Totale = somma (scarti singoli)[/quote]
Già questo parametro ci da una prima indicazione importante su che tipo di controllo abbiamo del nostro tempo. Infatti se:
1) Scarto Totale è minore di 0: tendiamo a sovrastimare il tempo necessario a fare le cose. Ciò significa che tipicamente rispetteremo le scadenze, ma a costo di una minore generale efficienza (fare meno cose o prendere meno commesse).
2) Scarto Totale è maggiore di 0: tendiamo a sottostimare il tempo necessario. Siamo in ritardo e non rispettiamo le scadenze. Tendiamo a sovraccaricarci di lavoro o non siamo in grado di organizzarci bene.
3) Scarto Totale è uguale a 0: non ci gongoliamo... è un caso... :wink:
Qualcuno si potebbe chiedere com mai non ho chiamato QCT lo Scarto Totale: il punto è che il QCT non è lo scarto totale. Per comprendere la differenza, facciamo un altro esempio.
Supponiamo di aver due attività: una (Zio Gino) che richiede una settimana e una (Zio Nino) che richiede 5 anni. Supponiamo che alla fine entrambe risultino in uno Scarto Totale pari ad 1 giorno. Nessuno direbbe che la capacità di controllo del tempo di Zio Gino sia uguale a quella di Zio Nino: ovviamente il secondo è stato molto più bravo.
Il QCT include quel tanto in più da rendere evidente la differenza e da permettere di usare il valore ottenuto come la rotellina del fucile di Zio Pino. Il punto è semplice, e quindi ci arriviamo:
[quote]QCT = 1 + ((Scarto Totale) / (Durata Totale))[/quote]
...abbiamo semplicemente trasformato lo Scarto Totale in un valore percentuale rispetto alla durata totale dell'attività.
A questo punto il QCT è pronto ad essere usato. Alla prossima pianificazione dovremo semplicemente procedere nel seguente modo:
1) Pianificare il lavoro come al solito, inserendo le durate che riteniamo corrette .
2) Quando siamo soddisfatti, moltiplichiamo ciascuna durata per il QCT e modifichiamo il piano di conseguenza (per tutte le attività del piano).
3) Ecco fatto! Abbiamo un piano corretto per la nostra tendenza alla sovrastima/sottostima!
Ovviamente il QCT, così come la rotellina di Zio Pino, va ricalcolato alla fine di ciascuna attività: all'inizio gli spostamenti saranno rilevanti (in percentuale), ma progressivamente sempre più fini, fini al punto che non varrà più la pena cambiarlo.
Le "dritte" su come interpretare il QCT, su raffinamenti del calcolo e su quando fermarsi... alla prossima! :smile:

[ADD7] QCT - Quoziente di Controllo Temporale: Parte1 - Cosa è importante in un piano

Data: 05.09.2005

Quanto siamo realmente in grado di pianificare correttamente? Ovvero: quanto i nostri piani vengono realmente rispettati?
Cominciamo un percorso in tre parti che ci porterà a comprendere il nostro personale Quoziente di Controllo Temporale. Nella prima parte vedremo cosa veramente voglia dire pianificare, ovvero quali siano le cose importanti in un piano. Nella seconda, useremo questa informazione per definire e calcolare il nostro QCT.
Chiunque abbia lavorato seriamente con la pianificazione temporale sa che il piano perfetto non esiste. Cioè non esiste un piano in cui tutte le attività iniziano e terminano esattamente come previsto inizialmente. Ciò è perfettamente normale in quanto ogni attività umana è soggetta ad una certa imponderabilità dovuta a decine di centinaia di migliaia... (basta così :wink: ) di fattori che ne influenzano il risultato.
Con questo non intendo affatto dire che pianificare con accuratezza non serve, visto che poi le scadenze non verranno comunque rispettate. Quello che intendo dire e che non tutte le scadenze hanno la stessa importanza, e che la pianificazione deve assicurarsi che le scadenze più importanti vengano rispettate, non necessariamente tutte.
Facciamo un esempio...
Abbiamo comprato una automobile, ed il concessionario ci garantisce che per il 30 Marzo 2006 potremo andarla a ritirare. Ora sappiamo tutti che per costruire una auto ci sono molte cose da fare: ricevere tutti i pezzi, assemblarli nella corretta sequenza, verniciare e rifinire il tutto, superare i test, spedirla per tempo al concessionario. Ciscuna di queste attività è a sua volta composta da tante sotto-attività più dettaliate. Chiaramente delle scadenze intermedie a noi non interessa un granchè: quello che ci sta a cuore è poter avere la nostra quattroruote per il 30 Marzo. Il 30 Marzo è una scadenza prioritaria che non può slittare. Tuttavia le scadenze intermedie potrebbero essere state raggiunte con tempi e modi diversi dal previsto, senza che il risultato finale cambi.
Quindi la pianificazione è importante, non tanto per assicurarsi che ciascuna attività venga eseguita assolutamente come previsto, ma per garantirsi che:
1) Tutte le attività vengano svolte (non ci siamo dimenticati nulla...)
2) Le scadente primarie vengano rispettate
3) Le dipendenze tra le varie attività siano ben comprese, in modo che le discrepanze siano sempre sotto controllo (ovvero sia chiaro l'impatto sulle scadenze primarie)
Tutto ciò non vuol dire che possiamo stimare alla leggera le sotto attività, anzi! Infatti è vero esattamente il contrario: più il piano è accurato, più facile sarà controllare il punto (2) ed il punto (3). Ed è qui che entra in gioco il nostro QCT... ma questo alla prossima puntata! :wassat:

Offerta speciale Settembre I (01-15.09.2005)

Data: 31.08.2005

L'offerta speciale della prima metà di Settembre...
[b]Piccola prefazione[/b]
Con Settembre inizia una serie di promozioni volte a diffondere la conoscenza del libro e a stimolare il confronto sul tema del Time Management.
[b]Offerta[/b]
A chi dovesse richiedere una copia del libro nel periodo in esame, viene offerto al prezzo speciale di [b][color=blue]10 Euro + spese di spedizione[/color][/b] (se necessarie...) 7 Euro verranno donati in beneficenza (vedi sotto), 3 andranno a parziale copertura delle spese.
[b]Per aderire...[/b]
Lasciate un commento all'offerta in questione, indicando il Vs indirizzo di e-mail : farà fede la data del commento. Vi contatterò al più presto.
[b]Piccola post-fazione[/b]
Il libro ha un costo di [b]14 Euro[/b], dei quali 7 sono per coprire le pure spese di stampa e rilegatura, mentre i rimanenti 7 sono devoluti interamente in beneficenza all' EVG (ESRIN Voluntary Group), gruppo di volontariato attivo dal 1995 nell'area dei Castelli Romani (Roma). Se volete saperne di più sull'EVG, andate al link : [b][link=http://www.esrin.esa.int:8080]www.esrin.esa.int:8080[/link][/b]
P.S. Il numero di copie stampate non è illimitato... offerta valida salvo esaurimento scorte. :wink:

Critici letterari

Data: 23.08.2005

Il lavoro del critico letterario non deve essere affatto facile. Ecco alcuni pensieri sciolti, alias esperienze dirette.
Dopo aver pubblicato il libro, ho cercato qualcuno che ne facesse una recensione.
Ovviamente il primo impulso era quello di aumentarne la visibilità per aumentarne le vendite (e rientrare dei costi...), magari per farlo conoscere a qualche editore che potesse renderlo disponibile ad un pubblico più vasto. Tuttavia in seguito l'obiettivo è cambiato: cercare di avere un confronto ed un riscontro su quanto avevo creato (non tanto sulla qualità della mia capacità narratoria, ma piuttosto sui contenuti).
Ho trovato un "gancio" in un amico che lavora per un mensile religioso. Mi ha promesso che lo avrebbero recensito. Senza andare per le lunghe, a distanza di molti mesi l'unico risultato è una copia in meno... Il critico poteva almeno mandarmi due righe del tipo "non si può fare..:" :tongue:
Anche l'Editore Bannò (quello che ha pubblicato il libro) si è dato da fare, contattando un suo amico per un settimanale locale. Facendola ancora più corta... un'altra copia persa. Anche qui il critico non si è ne visto ne sentito. :wassat:
Visto che errare è umano, ma perseverare è diabolico, mi sono preso una vacanza dal desiderio di recenzione... :wink:
Questa estate sono andato al mare in Friuli. Posto tranquillo, con un po' di attenzione alla cultura. Ogni settimana vi è un incontro letterario in cui il critico letterario della zona (sempre lui da anni) invita uno scrittore famoso a presentare l'ultimo libro.
Dato che nel mio piccolo mi sento parte della schiera di "tippettatori" (non si può più dire scrittori, visto che la penna non la si usa quasi più), ho seguito alcune interviste con occhio e orecchio diverso dal solito... Volevo imparare cosa guarda un critico, quali sono gli errori più comuni degli scrittori, in vista di una seconda edizione "riveduta e corretta".
Mi sono sconfortato... Domande ed impostazione dell'intervista sono state più volte a pubblicizzare i due personaggi (intervistatore ed intervistato) che non a fare una analisi vera del testo. Non fraintendiamo: non è che mi aspettassi una analisi alla Commentario della Divina Commedia, ma neanche un remake di "c'eravamo tanto amati..."
...come è difficile saper fare il critico letterario... :wink:

[ADD6] Etica del Time Management...

Data: 23.08.2005

Una corretta gestione del tempo concide di fatto con una gestione Etica dello stesso...
Più di una volta ho avuto la tentazione di stravolgere l'impostazione del libro per evidenziare il lato Etico che di fatto si nasconde dietro le tecniche più o meno "matematiche" e "amministrative" che andavo illustrando. Poi alla fine ho preferito l'approccio corrente, lasciando che il lato etico emerga come ovvia conseguenza, e che quindi diventi naturalmente parte del comportamento delle persone, senza che venga mai menzionato.
Però qui vale la pena spendere due parole... e magari confrontarsi con chi ha letto il libro, per vedere se alla fine ne ha tratto le stesse conclusioni. In effetti, gestire correttamente il proprio tempo nella società odierna porta di fatto alcune conseguenze inaspettate:
1) Definire una propria scala di valori
2) Aiutare altri a definire le loro scale di valori
3) Rispettare il prossimo, indipendentemente dal ruolo
4) Imparare a dare
5) Imparare che collaborare è più utile che non ostacolarsi
Pur non essendo un esperto di Etica, direi che c'è molto di Etico (direi quasi Cristiano) in tutto ciò. :wink:

[ADD5] Il Tempo non è additivo

Data: 12.08.2005

Sembra che un lungo periodo di tempo, quando viene spezzettato in frammenti più piccoli, passi più velocemente...
Oh... finalmente siamo tornati dalle vacanze. Quest'anno sono volate! Avevamo ben 3 settimane (un lusso!), ma il giorno della partenza ci sembrava che fossimo appena arrivati... Ovviamente c'è da chiedersi come mai. Quest'anno in vacanza abbiamo avuto tante cose da fare. Ogni 2-3 giorni c'era una scadenza. In effetti non abbiamo potuto godere della sana routine di riposo che prevede tutti i giorni le stesse cose in modo esattamente ripetitivo: (colazione - spiaggia - doccia - cena - passeggiata - dormita - colazione...)
Sembra che un lungo periodo di tempo, quando viene spezzettato in frammenti più piccoli, passi più velocemente.
In effetti è lo stesso anche al lavoro: se la settimana ha un evento importante per Mercoledì, sembra che si arrivi più velocemente a fine settimana. In effetti viene meno il "non passa mai!"....
Rimuginando su questa cosa, vengono fuori due interessanti osservazioni:
1) Devide et impera: in fondo lo avevano già scoperto i Romani: un problema grosso non gestibile nella sua interezza, diviene gestibile se lo si frammenta in unità più piccole
2) Da un punto di vista della percezione, il tempo non sembra essere additivo: un insieme di intervalli piccoli viene percepito come avere complessivamente una durata inferiore che non un intervallo solo avente la durata pari alla somma matematica degli stessi.
Interessante...

[ADD4] Perchè dovremmo gestire il nostro tempo?

Data: 14.07.2005

Gestire il proprio tempi in modo efficace è frutto di sforzo. Perchè mai dovremmo farlo? Il commento di Paolo as [ADD2], e la storiella [ADD3] hanno aperto un nuovo ed impensato fronte... :wassat:
Fino ad ora, anche nel libro, il tutto era finalizzato a gestire meglio il proprio tempo per:
1) risolvere problemi di soddisfazione personale
2) risolvere problemi di stress
3) risolvere problemi nelle relazioni con gli altri
4) risolvere...
Insomma: solo un metodo che aiuta quando c'è un problema? E chi non ha problemi (o non percepisce di averne) ? :crying:
Forse non è tutto qui.
In effetti c'è un orizzonte più ampio e significativo che si può dare alla ricerca di una gestione migliore del proprio tempo.
[quote=Definizione 1] Il Time Management è un metodo per risolvere problemi esistenti e per prevenirne altri futuri.
[/quote] (Che soddisfazione! Di nuovo in campo con le famose definizioni incrementali che tanto hanno dato nel libro! Mi mancavano proprio! :laughing: )
Comunque non è molto soddisfacente: intanto perchè non è pensabile (qui si parla di roba seria :wink:, non di cartomanzia...) che permetta di prevenire il futuro, e poi perchè rimane comunque limitato alla sfera dei problemi, e sembra che ci possa essere di più.
[quote=Definizione 2] Il Time Management è un metodo per risolvere problemi esistenti, aiutarci a prevenire prevedibili problemi futuri e focalizzare il nostro impegno verso gli obiettivi che ci siamo posti.
[/quote] Va un po' meglio, ma se gli obiettivi non ce li siamo posti ? Oramai lo sapete... (e chi non lo sa, beh, il libro c'è...)
[quote=Definizione 3] Il Time Management è un metodo per risolvere problemi esistenti, aiutarci a prevenire prevedibili problemi futuri, individuare i nostri obiettivi e a focalizzare il nostro impegno verso di essi.
[/quote] In effetti così va molto meglio, anche se ha ancora una connotazione limitativa (direi: un suono un po' egoistico... troppo rivolto solo all' [i]IO[/i] ). Bisognerebbe fare ancora un piccolo sforzo, magari evitando di arrivare ad una definizione che occupi una intera pagina. :wink: Qui prendo a prestito l'input di Paolo: sarà un po' scioccante, ma c'è veramente la necessità di superare questa barriera che ci si è posta davanti.
[quote=Definizione 4] Il Time Management è un metodo per aiutarci ad ESSERE.
[/quote] Grande... decisamente profondo e di ampio respiro. Mi permetto solo una piccola aggiunta:
[quote=Definizione 4] Il Time Management è un metodo per aiutarci ad ESSERE, in qualunque momento e in mezzo agli altri.
[/quote] :smile:

[ADD3] La gestione del tempo e gli obiettivi: un binomio imprescindibile

Data: 12.07.2005

La gestione del tempo e' strettamente collegata al raggiungimento di obiettivi. Questa breve storiella raccolta dalla rete illustra piuttosto bene come una scelta errata si trasforma in una grande perdita di tempo.
Sul molo di un piccolo villaggio messicano, un turista si ferma e si avvicina ad una piccola imbarcazione di un pescatore del posto. Si complimenta con il pescatore per la qualita' del pesce e gli chiede quanto tempo avesse impiegato per pescarlo.
Pescatore: Non ho impiegato molto tempo.
Turista: Ma allora, perche' non e' stato di piu', per pescare di piu'?
Pescatore: Perche' questo pesce basta per me e la mia famiglia, per oggi e forse domani.
Turista: Ma come impiega il resto del suo tempo?
Pescatore: Dormo fino a tardi, pesco un po', gioco con i miei bimbi e faccio la siesta con mia moglie. La sera vado al villaggio, ritrovo gli amici, beviamo insieme qualcosa, suono la chitarra, canto qualche canzone, e via cosi', trascorro appieno la vita.
Turista: La interrompo subito, sa sono laureato ad Harvard, e posso darle utili suggerimenti su come migliorare. Prima di tutto Lei dovrebbe pescare piu' a lungo, ogni giorno di piu'. Cosi' logicamente pescherebbe di piu'. Il pesce in piu' lo potrebbe vendere e comprarsi una barca piu' grossa. Barca piu' grossa significa piu' pesce, piu' pesce significa piu' soldi, piu' soldi piu' barche! Potra' permettersi un'intera flotta! Quindi invece di vendere il pesce all'uomo medio, potra' negoziare direttamente con le industrie della lavorazione del pesce, potra' a suo tempo aprirsene una sua. In seguito potra' lasciare il villaggio e trasferirsi a Mexico City o a Los Angeles o magari addirittura a New York! Da li' potra' dirigere un'enorme impresa!
Pescatore: ma per raggiungere questi obiettivi quanto tempo mi ci vorrebbe?
Turista: 20, 25 anni forse...
Pescatore: ...e dopo?
Turista: Ah, dopo, e qui viene il bello, quando i suoi affari avranno raggiunto volumi grandiosi, potra' vendere le azioni e guadagnare miliardi!
Pescatore: ...miliardi?.......eppoi?
Turista: Eppoi finalmente potra' ritirarsi dagli affari, e concedersi di vivere..... in un piccolo villaggio vicino alla costa, dormire fino a tardi, giocare con i suoi bimbi, pescare un po' di pesce, fare la siesta, passare le serate con gli amici bevendo e giocando in allegria!..... :tongue:

[ADD2] Dopo la Bottiglia di Klein... L'Imbuto !

Data: 08.07.2005

La percezione dello scorrere del tempo sembra avere un suo sistema di riferimento e un tipo di ricorsività tutto particolare...
Con questo "post" continuiamo la condivisione di alcune riflessioni, che diventeranno parte della seconda edizione del libro. Si tratta di elementi di vita vissuta da ciascuno di noi, ma sui quali forse non ci siamo mai fermati a pensare. Ecco il secondo...
La legge dell'Imbuto
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Partiamo da una affermazione ad effetto, un po' provocatoria, ma mica tanto:
[quote=Massimo]Da un punto di vista temporale, le giornate sono tutte uguali ma non sono tutte uguali. [/quote]
In effetti anche se tutti i giorni hanno la stessa durata di 24 ore (i puristi del tempo e delle leggi di Keplero stendano un velo di condiscendenza su questa affermazione :wink: ), la nostra percezione è che alcuni giorni "Non passino mai" e altri "Volino via rapidissimamente".
Si potrebbe dire che i giorni in cui non siamo presi in cose molto impegnative tendano a passare più lentamente, mentre quando non abbiamo nulla da fare... Certamente è una spiegazione valida, ma non copre, ad esempio, il caso delle vacanze: quelle tendono sempre a volare via rapidamente, sia che ci si diverta che ci si annoi / riposi. C'è ancora da rifletterci sopra... :wassat:
A questo c'è collegato il caso dell'alternanza: dopo un periodo altamente frenetico, magicamente segue un periodo più calmo. Sembrerebbe una situazione ovvia, ma non lo è affatto: cosa dovrebbe garantire che uno non abbia [i]sempre[/i] tanto da fare? Anzi, in teoria l'obiettivo della società moderna è sempre più quello di massimizzare l'efficienza... Per spiegare la stranezza della situazione, ricorro ad un esempio preso in prestito dalla nostra vita quotidiana: il traffico autostradale. Sicuramente sarà capitato a molti di trovare strano che ad un certo momento il traffico si blocca, e non si vede movimento alcuno fino all'orizzonte, per poi magicamente iniziare a muoversi anche a velocità sostenuta.
Chaicchierando con un amico, tanto tempo fa, lui se ne uscì con:
[quote=Massimo e Flavio] La vita è come una serie di imbuti pieni d'acqua. Ciascuno che scarica in quello successivo. Tutti sempre pieni. Qualche imbuto è più grande, qualche altro è più piccolo.
Noi siamo in una barchetta che segue la corrente...
All'inizio, quando ci troviamo in un nuovo imbuto, la barchetta scorre lentamente sul bordo, nel suo moto spirale dall'esterno verso l'interno. Poi, mano mano che ci avviciniamo verso il centro, il moto si fa progressivamente più vorticoso e la velocità accelera.
Il picco di velocità si ottiene quando cadiamo nel buco... finito l'attraversamento folle, a quel punto il tutto ricomincia nell'imbuto sottostante. [/quote]
In effetti, ripensando a questa storiella, ho realizzato che spiega perfettamente la sensazione di relatività del tempo di cui parlavamo prima.
a) Tutti gli imbuti devono avere la stessa portata, così come tutti i giorni hanno 24 ore;
b) La percezione della velocità istantanea è legata a ciò che in quel momento si sta facendo, o, in termini temporali, alla accelerazione temporale che stiamo vivendo (ovvero al punto in cui si trova la barchetta e l'accelerazione a cui è sottoposta).
Ecco qui: ci siamo inventati l' [b]Accelerazione Temporale [/b] !!! (Galileo, Newton, Keplero ed Einstein stanno già raccogliendo firme per un referendum abrogativo... :tongue: )
Potremmo giocherellare con questo concetto provando a formulare quanto segue:
[quote=Massimo] La nostra percezione del tempo è relativa. Così come lo Spazio-Tempo è modificato dalla velocità del riferimento dell'osservatore (che saremmo noi), anche la nostra percezione del Tempo è relativa all'Accelerazione che la nostra barchetta nell'Imbuto subisce in un particolare istante.
[/quote] Affascinante e terrorizzante! :crying:

[ADD1] Ma quanto tempo si risparmia... (parte 1)

Data: 14.06.2005

Riflessioni su apparenti contraddizioni della società moderna. Affrontiamo la relatività del tempo durante uno spostamento.
Volevo con questo "post" iniziare a condividere con voi alcune riflessioni, che diventeranno parte della seconda edizione del libro. Si tratta di elementi di vita vissuta da ciascuno di noi, ma sui quali forse non ci siamo mai fermati a pensare. Oggi inizio con uno...
1) Il Traffico.
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Mi ritengo tra quegli automobilisti fortunati che la mattina (se gli va male) spendono 10 minuti per arrivare al lavoro. Talvolta in auto, talvolta con i mezzi pubblici, talvolta in bicicletta. Ma sempre circa 10 minuti.... :smile: Qualche volta mi è capitato di dover andare più lontano e di imbottigliarmi nel traffico (quello vero) tipico delle tangenziali di tutte le nostre città. Per quanto mi affannassi con scorciatoie, attenzione alla fila più veloce, etc., era sempre circa 1 ora di viaggio. :sad:
E allora mi sono messo ad osservare e riflettere sulla gestione e percezione del tempo dei miei miei "compagni di viaggio" di entrambi questi casi.
Ne è uscito qualcosa di sorprendente. :wassat:
I compagni del viaggio corto erano sistematicamente stressati, arrabbiati e qualunque ritardo di anche un microsecondo alla partenza dell'unico semaforo era percepito come un ritardo abissale, degno della più veemente strombazzata di clacson. Nella loro percezione, stavano perdendo tempo.
Quelli del viaggio lungo, lo affrontavano con calma, leggendo il giornale o un libro, truccandosi (per ora solo le signore...) o sentendo la loro musica preferita (visto che tanto sentire i notiziari del traffico che ti dicono che come al solito sei imbottigliato tra Casilina e Pontina, non è che aiuti molto). In altri termini, stavano utilizzando il loro tempo in modo produttivo.
Ciò è paradossale, visto che in realtà i primi hanno risparmiato almeno 50 minuti sui secondi.
Qualcosa su cui riflettere...
Einstein provò che la percezione della durata del tempo è funzione della velocità. Forse possiamo anche aggiungere che la percezione della qualità del tempo è funzione della durata del viaggio. :wink:
Buona giornata e buon viaggio!
Max

Impegno nel sociale

Data: 06.06.2005

Se avete un minuto, andate anche sul sito L'Orsa Minore Lo gestisco dal 1995... la sezione sui disabili è quella più attiva. :smile:

C'era una volta un idea...

Data: 06.06.2005

Certo che pubblicare qualcosa se non si è già famosi, non è affatto facile... :wassat: Due righe per riassumere quello che è successo.
Correva l'anno 2003... e mi venne la malsana idea di raccogliere in un libricino una decina d'anni di esperienze (lavorative e non) sul tema della Gestione del Tempo In effetti mi ero già inventato un corso interno al mio gruppo di lavoro che spiegava alcuni dei concetti proncipali. Un corso che tenevo a tempo perso per coloro che fossero interessati. E visto che qualcuno interessato c'era.... :tongue:
All'inizio pensavo: in un mesetto... oramai ho già il materiale dal corso... Saltando dettagli poco significativi, ci sono invece voluti molti mesi di lavoro per strutturare il tutto in qualcosa che avesse un senso, un obiettivo e non fosse noiosamente ammorbante. Quando pensavo che il più era fatto, in realtà non avevo fatto i conti con il mondo piuttosto chiuso della editoria: delle tante lettere spedite, una sola mi è tornata indietro con almento un "no grazie". Nonostante avessi avuto dei contatti diretti, niente. Strano, non fosse per il motivo che il tema sta diventando di interesse sempre maggiore.
Comunque dopo numerosi altri mesi, in cui ho abbandonato l'idea di trovare qualche editore che investisse, ho finalmente trovato una piccola realtà locale che (a totali mie spese, e le stampe costano) ha messo in stampa il frutto di tanta fatica. Seconda pensata: "questa volta è fatta davvero"... niente da fare: tra disegno della copertina, correzioni e impaginazione... non credo si possa immaginara... basta dire che il buon MS Word su PC e su MAC da risultati di impaginazione completamente diversi...
Ma alla fine... Vederlo stampato ha cancellato tutte le fatiche in un colpo solo! :laughing: Un piccolo grande sogno realizzato.

La storia del professore e del barattolo da riempire

Data: 05.06.2005

Una storia semplice e diretta, forse già la conoscete. Per comprendere con un esempio banale e simpatico come poter riempire ogni momento del nostro tempo in modo giusto e completo. Un Professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di circa 3 cm. di diametro. Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di sì...
Un Professore di filosofia, in piedi davanti alla sua classe, prese un grosso vasetto di marmellata vuoto e cominciò a riempirlo con dei sassi, di circa 3 cm. di diametro. Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di sì.
Allora il Professore tirò fuori una scatola di piselli, li versò dentro il vasetto. I piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi. Ancora una volta il Professore tirò fuori una scatola di sabbia e la versò dentro il vasetto. La sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato.
Ancora una volta il Professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno e questa volta essi risposero di sì, senza dubbio alcuno.
Allora il Professore tirò fuori, da sotto la scrivania, una lattina di birra e la versò completamente dentro il vasetto, inzuppando la sabbia.
Gli studenti risero. "Ora," disse il Professore, "voglio che voi capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita.
I sassi sono le cose importanti - la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri genitori e/o figli. I piselli sono le altre cose per voi importanti: come il vostro lavoro, la vostra casa, la vostra auto. La sabbia è tutto il resto ... le piccole cose."
"Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia," continuò il Professore "non ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi. Lo stesso vale per la vostra vita. Se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti. Dedicatevi alle cose che vi rendono felice: ci sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto. Prendetevi cura dei sassi per prima - le cose che veramente contano.
Fissate le vostre priorità... il resto è solo sabbia".
Uno studente allora alzò la mano e chiese al Professore cosa rappresentasse la birra.
Il Professore sorrise. "Sono contento che me l'abbia chiesto. La birra rappresenta il sorriso. Per quanto piena possa essere al vostra vita, c'è sempre spazio per un sorriso."

Battesimo per Time-Management.it

Data: 05.06.2005

Salve a tutti e tutte, sono Massimo, autore del libro "Mi cambierebbe 25 minuti", un libro che tratta il Time Management in maniera simpatica e piacevole. Questo è il mio nuovo spazio personale gentilmente concessomi dal webmaster del sito. Sarà un'ottima occasione per comunicare e scambiarci opinioni ... tempo permettendo. :smile:

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