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Lavorare in Comunione,
Poli Seconda giornata del Convegno
�Lavorare in Comunione � Molte sfide, una proposta� che si tiene a Castelgandolfo fino al 2/12.
Ecco qui il resoconto della seconda giornata.
VIDEO: Nuovi Orizzonti
Alberto Ferrucci introduce il video, descrivendo i due problemi in cui esso si innesta:
- Lavoro. Il costo del lavoro crea incertezza in occidente poich� l�occupazione si sposta verso i paesi orientali. Ma questa incertezza si sposter� anche in oriente. Conseguenze? Instabilit�, esplosione fittizia dei consumi e disastro ambientale.
- Capitale. Non esistono regole al modo di gestire il capitale: la situazione focalizza pi� sul lato finanziario che all�economia reale. Questo � aggravato dal fatto che l�economia reale pu� contare su margini sempre pi� ridotti.
L�EdC riesce a proporre rimedi a questi problemi:
- Lavoro. un mezzo per raggiungere la santit�, non pi� un mezzo di repressione e controllo: bisogna trasformare le aziende da semplici generatori di profitto a luoghi che portano avanti il volere di Dio sulla terra.
- Capitale. L�EdC si propone di contrapporre le ricchezze di pochi a l�unire le poche risorse di tanti, puntandole tutte sull�economia reale, a fine PRO gli altri.
A questo punto parte il video di Chiara Lubich. Il video si ripropone di rispondere ad una domanda chiave: Com�� il lavoro secondo l�EdC?. La risposta la si pu� riassumere in alcuni punti cardine:
- Fare ogni momento un capolavoro di precisione, ordine, armonia;
- Perfezionarsi nella professione;
- Lavorare ricordandosi sempre che dietro macchine e carte ci sono Persone;
- Deve costruire l�unit� tanto col singolo, ma anche con la collettivit�;
- Averre ascolto, apertura e attenzione verso tutti: colleghi, utenti, etc.;
- Operare con un certo distacco dal lavoro (il lavoro non deve essere al primo posto);
- Ricordarsi che il centuplo esiste, e per quanto si da, si riceve;
- Dare sempre una dimensione comunitaria al lavoro (non isolarsi).
Lavoro ed Oltre: tra sofferenza e fioritura umana
L�intervento di Luigino Bruni ha lasciato il segno: � riuscito a costruire sugli interventi precedenti e arrivare a toccare le corde pi� intime di tutti i partecipanti, includendo anche se stesso.
Il nocciolo del suo messaggio sta in due punti:
- La definizione di cosa sia il lavoro: lavoriamo veramente quando facciamo qualcosa per qualcun altro. Ne segue che lavorare per se stessi, in realt� non � lavorare, cos� come non � lavorare quando si pratica un hobby. Fare volontariato o essere una casalinga sono invece esempi nobili di lavoro. Ma per l�EdC non � ancora abbastanza: non basta lavorare PER gli altri, bisogna lavorare PER e CON gli altri. Realizzarsi facendo realizzare gli altri.
- La necessit� della reciprocit�: non c�� vera realizzazione se non c�� reciprocit�
Quest�ultimo punto apre il discorso all�altro aspetto: la Sofferenza. La mancanza di reciprocit� � una notevole fonte di sofferenza per il singolo. Differentemente da quanto ci si immagina, all�interno di Aziende EdC si sperimenta una sofferenza ancora maggiore: quella della reciprocit� attesa ma non riscontrata. Purtroppo la reciprocit� non sempre � offerta come � attesa e questo non incontrarsi crea grandi sofferenze.
E alla fine tutto si riduce a trovare la fiducia incondizionata nel prossimo, o, in altri termini, alla capacit� di rispondere alla domanda �Ma chi ce lo fa fare?�
Esperienze
Il convegno � un momento di arricchimento reciproco, e gli organizzatori lo hanno ben capito, lasciando spazio al dialogo e alla costruzione di una rete di rapporti tra persone. In questo spirito, � inserito nel programma un momento in cui anche la sala possa dare qualcosa: alcune di noi vanno sul palco a raccontare le proprie sensazioni ed esperienze collegate con quello che si � sentito.
Momenti molto densi e reali, in cui sofferenze e speranze si sommano alla gratitudine per quanto ricevuto e alla voglia di contribuire alla realizzazione di un grande obiettivo quale � l�EdC.
La mattinata si conclude con due interventi di esperienze �programmate� di imprenditori: dalla Korea e dalla Sicilia. Due esempi forti di coerenza, di impegno etico e civile, di forza e fede in periodi veramente difficili, in cui sembrava che tutto fosse perduto. E tutto perduto lo era veramente. Due esempi in cui l�unit� tra imprenditore e lavoratori, e la grande fede nell�operato di Dio, ha permesso di rifiorire pi� e meglio di prima.
Video di presentazione dell�EdC � parte 2
Si ricomincia con la seconda parte del video, introdotto anche in questo caso da Leo Andringa.
Il video conferma il suo taglio didattico, e direi che vale la pena averlo, sia per �ripassare� i punti salienti, chje per poter rispondere senza farsi trovar eimpreparati a chi ci chieda �ma questa EdC, cos��?�. Immaginiamo di volerle condividere con la dirigenza o con i dipendenti�
Quando la Comunione cambia il lavoro
Luca Crivelli ci porta a cercare di calare pi� nel pratico quanto sentito finora. Il preambolo ci ricorda quali devono essere le tre caratteristiche che il lavoro deve avere per mettere veramente l�Uomo al centro:
- Libert�: � l�espressione dell�individuo che si affranca. Ma � anche di pi�: non solo un liberarsi da costrizioni (visione negativa) ma un riuscire a realizzare i propri scopi grazie alla disponibilit� di risorse (visione positiva). L�EdC ci ricorda che la libert� non va vista come libert� del singolo per se stesso, ma libert� CON gli altri e PER gli altri.
- Uguaglianza: visto che il Lavoro � un mezzo per realizzarsi, � fondamentale che tutti abbiano pari opportunit� di accedervi e di poterlo �utilizzare� per raggiungere questa realizzazione.
- Fraternit�: Il successo dell�EdC non si pu� avere solo tramite una semplice somma di tutti gli utili condivisi: serve che si realizzi anche la dimension comunitaria delle aziende, in cui reciprocit� e fraternit� divengano la base per una nuova organizzazione del lavoro.
E allora come mettere tutto ci� in pratica? Serve creare dei metodi di governance veramente innovativi. Non ci sono ancora ricette pronte, ma solo dei punti da cui partire:
- La struttura aziendale � oggi un modo per minimizzare il rischio personale, rischio di �ferite nelle relazioni�. Il nuovo modello deve superare questo per favorire rapporti di Agape e reciprocit� senza timori
- Oggi le gratificazioni sono essenzialmente basate su sistemi di Bonus. Questi non solo non creano reciprocit�, ma anzi sono un modo sbrigativo (scorciatoie) per evitare lo sforzo di creare coinvolgimento e di motivare le persone.
- Cos� come la si pensa oggi, la partecipazione dei dipendenti alle decisioni porta con se il rischio di paralizzi decisionale e stagnazione dell�azienda. E� importante non confondere il coinvolgimento (la comunione) con la parit� dei ruoli. Anzi, semmai � il contrario: la comunione richiede una definizione chiara dei ruoli, contratti ben chiari. Ma non baste: serve anche che su questi contratti sia innestata la gratuit�.
- Le critiche vanno considerate una ricchezza, in quanto sono una manifestazione di insoddisfazione che � per l�EdC una opportunit� di fare unit� ed integrazione. Ma bisogna fare attenzione a distinguere le tre sorgenti di critiche, in modo da affrontarle in modo appropriato: indifferenza, sleali, leali. Come affrontarle� con l�ascolto e l�attenzione dimostrati, anche se richiede tempo che pu� inizialmente sembrare sprecato.
Alcune esperienze nei Poli EdC si concentrano per fare comunione e per essere testimonianza reale della fattibilit� del modello. Ce ne sono gi� alcuni, e molti stanno nascendo. Li elenchiamo in ordine cronologico:
Nazione | Nome del Polo | Stato (N. aziende) |
---|
Brasile | Spartaco | Attivo (7) |
Argentina | Solidaridad | Attivo (7) |
Italia | L. Bonfanti | Attivo (13) |
Croazia | Faro | Attivo |
Brasile | Recife | In fase di realizzazione |
Belgio | Da definire | In fase di realizzazione |
Francia | Da definire | In fase di realizzazione |
Filippine | Da definire | In fase di realizzazione |
Brasile | Belem | In fase di realizzazione |
Imprenditori e/o lavoratori proveienti da tre poli raccontano la loro esperienza: Da Spartaco, da Faro e da L.Bonfanti.
Tutte storie di successo umano e finanziario. Tutte storie in cui da momenti di difficolt� si � usciti con fatica, ma una fatica distribuita su titti, in cui ciascuno ha fatto la propria parte fino in fondo. La cosa che colpisce � che ciascuno ha offerto di fare la propria parte, non gli � stato richiesto. In tutto ci� una particolare attenzione � stata posta, nonostante le difficolt�, a garantire una formazione alle persone.
Come ultimo appunto ci viene ricordato che � stata aperta la sottoscrizione per le azioni di EdC SpA.
Un momento di grande allegria, ma anche di grande speranza per il futuro, � venuto poi dal racconto che i bambini Gen4 (0-9 anni) dell�esperienza con la loro Aziendina EdC Scintilla d�Amore: ci hanno dimostrato come in tutto il mondo sia possibile anche per loro fare Economia di Comunione vera.
Questa momento di condivisione di esperienze ha preso pi� tempo del previsto, e l�intervento �Storie di vita� viene gentilmente �saltato� per poter rispettare le necessit� di quanti hanno bisogno che la chiusura del convegno rispetti i suoi tempi. Di nuovo un mettere le persone al centro, e non il programma, con i fatti: lo si percepisce solo, in quanto tutto ci� non viene detto.
I tempi della vita tra lavoro e gratuit�
Intervento �impegnativo� ma anche molto informale, come in fondo sono stati tutti gli interventi: temi molto complessi trattati con linguaggi sempre accessibile a tutti (anche grazie ai traduttori). Ogni intervento affronta un aspetto:
- Definizione di lavoro: � evidenziato che come minimo il lavoro richiede che ci sia uno scopo e uno sforzo per raggiungerlo: se manca uno o l�altro non c�� lavoro. Ma non basta, e per capirlo bisogna porsi una domanda: �Saresti disposto a fare qualunque lavoro?� la risposta tipica mostra che si tendono a mettere dei paletti (cose che non si � disposti a fare - i punti NO) ma anche a porre delle richieste positive (i SI � condizioni di lavoro, interesse er l�attivit�, etc.). Di fatto emerge che il lavoro, e da esso i metodi di produzione in generale, � caratterizzado da aspetti oggettivi (finanza) e soggettivi (l�uomo). L�EdC aiuta a sviluppare l�aspetto soggettivo, trascurato dalla gestione e visione del lavoro classico.
- Il Lavoro come Travaglio: in molte lingue lavoro si pronuncia in modo molto simile a Travaglio. Il travaglio � nella cultura comune considerato una sofferenza normale, transitoria e collegata con un risultato positivo. L�uomo � invitato a lavorare per completare l�opera della creazione, e in quest�ottica il lavoro assume una prospettiva completamente diversa: non fine a se stesso, ma come collaborazione alla finalizzazione della creazione iniziata da Dio. Per fare ci� bisogna per� tenere a mente la necessit� di sobriet� (per rendere efficace l�utilizzo del tempo/costo lavorativo di tutti), e ricordarsi di mettersi tutti come �secondi�, in quanto l�unico primo � il creatore: quest�ultimo punto permetterebbe di cancellare tutte le problematiche dovute ad insana competizione, concorrenza e eccessiva gerarchia. Il risultato � la Felicitt� (con due t) per ricordarsi che tutti questi sono elementi che devono essere realizzati in collettivit�, e non individualmente (feli-CITTA�).
L�EdC se si completer� la Creazione, con strutture e modus operandi che poi verranno anche ritrovate in cielo.
- Lavoro ed interdipendenza: Il lavoro non pu� essere visto come un fatto individuale. Qualunque cosa facciamo richiede oggetti, strumenti, risorse o regole create da altri. Allora bisogna chiedersi: �Come sto io contribuendo a questa catena di servizi reciproci?� nel fare questo ci si pu� aiutare assicurandoci che la nostra scala di valori abbia una corrispondenza stretta con la ripartizione del nostro tempo durante la giornata. E� infatti (purtroppo) la realt� che le due cose non coincidono per molti di noi.
(Una piccola aggiunta personale: nel 2004 ho pubblicato un libricino sulla gestione del tempo dal titolo MI CAMBIEREBBE 25 MINUTI?che tra le altre cose aiuta anche ad identificare e risolvere questo aspetto con esercizi pratici).
Gli stands delle Aziende EdC.
Durante uno degli intervalli ho visitato gli stando delle Aziende EdC. Cercher� di condividere in seguito un articolo su di essi, ma un aspetto lo vorrei evidenziare: quando mai un negoziante si fa carico di pubblicizzare e seguire i clienti di un attivit� differente dalla sua, lasciano �sguarnito� il proprio stand? Beh, succede anche questo quando l�EdC � il motore dell�Economia�
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