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Perchè una Certificazione EdC ?

Argomento: Certificazione_EticaTags: Certificazione, EdC, Etica, Qualita'

Nei giorni precedenti ho lanciato un Sondaggio tra i visitatori del sito. La domanda era: “Secondo lei sarebbe utile una Certificazione EdC?”.
Non vi erano spiegazioni o altri elementi che potessero spiegare cosa si intende per certificazione ed eventualmente influenzare le risposte. Nonostante la vaghezza della domanda, ho notato i seguenti risultati:

  • Sì: 71,4%
  • No: 14,3%
  • Non so: 14,3%

A questo punto ho ritenuto utile provare a sottoporre alcuni spunti di riflessione sul perché di una Certificazione EdC, per poi (in seguito) riproporre il sondaggio e vedere cosa accade.


Introduzione

Nei giorni precedenti ho lanciato un Sondaggio tra i visitatori del sito. La domanda era: “Secondo lei sarebbe utile una Certificazione EdC?”.
Non vi erano spiegazioni o altri elementi che potessero spiegare cosa si intende per certificazione ed eventualmente influenzare le risposte. Nonostante la vaghezza della domanda, ho notato i seguenti risultati:

  • Sì: 71,4%
  • No: 14,3%
  • Non so: 14,3%

A questo punto ho ritenuto utile provare a sottoporre alcuni spunti di riflessione sul perché di una Certificazione EdC, per poi (in seguito) riproporre il sondaggio e vedere cosa accade.

La chiede il mercato

In un mondo in cui la globalizzazione e la corsa sfrenata alla competitività tendono a creare un’omologazione dei prodotti, l’aspetto esteriore non è più un elemento distintivo. Sempre di più un prodotto si differenzia dagli altri non per l’aspetto esteriore, ma per altri fattori non visibili. L’utente finale (ovvero noi consumatori) sta diventando attento a questi “elementi invisibili” e ne cerca evidenza.

Ma quali sono questi fattori?

Qualche prodotto punta al nome, qualche altro alla connotazione geografica. Altri ai metodi produttivi, con il relativo impatto ambientale, ed infine c’è il livello di freschezza.
In altre parole, i fattori non visibili utilizzati dai prodotti si limitano al Chi, Dove, Come o Quando, e non necessariamente a tutti. Certo: dico “si limitano”.

Certo: manca quello più importante, che da un senso a tutti gli altri: il Perché.

Una certificazione EdC aiuterebbe ad evidenziare le motivazioni per le quali si produce: un notevole elemento di differenziazione!

Certificare un modo di operare Etico non sarebbe comunque una novità: standard internazionali stanno nascendo e nuovi sono già annunciati: SA8000, BEST4, Atto della comunità Europea del 3/2006, etc.

Quindi, certificare un modo di produrre Etico non è un Tabù.


La chiedono le Aziende EdC

Decidere di intraprendere una nuova strada, innovativa, anzi rivoluzionaria, come l’EdC comporta molti rischi concreti.

La possibilità di realizzare gli obiettivi che ci poniamo passa anche per la necessità di trasformare lo “svantaggio” di essere tra i primi ad esplorare nuove vie, in un vantaggio competitivo, che ci permetta di differenziarci e renderci visibili nel positivo.

Di qui la necessità di un modo visibile per farci riconoscere come coloro che hanno osato e che stanno riuscendo in qualcosa di grande”: nasce la necessità di una certificazione ufficiale. Una certificazione da affiancare alle altre che abbiamo (come mille altre aziende o enti), ma che ci distingua da esse in modo sostanziale. Una certificazione da usare nelle nostre campagne di marketing (dal biglietto da visita al sito web).

Si potrebbe obiettare che queste argomentazioni non sono sufficienti a giustificare una vera e propria certificazione: un logo sarebbe sufficiente.

La realtà è che un semplice marchio non basta. Non basta per tutti coloro che hanno abbracciato il percorso in modo serio e senza scorciatoie. Proprio per tutelare la serietà del messaggio che sta dietro al marchio serve un vero e proprio processo di Certificazione, ovvero un qualcosa che possa garantire l’effettiva rispondenza del marchio ad una vera realtà in linea con l’EdC.

Questa è la vera ragione dietro la necessità di una Certificazione.

Quindi la Certificazione fa bene a chi adotta l’EdC, ma fa anche bene all’EdC, proteggendola da abusi e distorsioni.

Come considerazione finale, la presenza di una Certificazione apre anche la strada alla diffusione dell’EdC: dove c’è la possibilità di certificare un risultato può nascere un requisito formale. In altri termini, se i governi richiedessero una Certificazione EdC per erogare contributi o per vincere appalti in settori coinvolti col sociale… Non è necessario aggiungere altro.

Conclusioni

Una Certificazione EdC AIUTA:

  • A documentare il Perché dietro un prodotto (cosa che nessun’altro fa);
  • Il Consumatore a scegliere in modo informato;
  • Le Aziende EdC a valorizzare i loro sforzi;
  • Le Istituzioni ad attingere all’esperienza EdC nel definire gli standard qualitativi del futuro


A questo punto, che ne pensate ?
Scritto da massimo, Lunedi 15 Ottobre 2007 - 04:30 (letto  20552 volte)
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Commenti

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avatarDa: Cubania Data: Lunedi 15 Ottobre 2007 - 05:11

Hola Max,ottimo risultato del sondaggio, ma io credevo in una % maggiore, visto che penso sia indispensabile avere una certificazione. E'possibile conoscere le motivazioni del 14% che ha votato NO? Per crescere innanzitutto bisogna conoscere chi non la pensa allo stesso modo.Marco

avatarDa: sconosciuto Data: Lunedi 15 Ottobre 2007 - 05:22

penso che sia "obbligatoria" la via della certificazione, non può bastare il semplice: noi seguiamo la edc.la certificazione porta però ad altre problematiche ovverro: chi è che certifica? ogni quanto ci sono delle verifiche ? su cosa si basano le verifiche?max - la piccola casahttp://lapiccolacasa.blogspot.com

avatarDa: massimo Data: Martedi 16 Ottobre 2007 - 00:51

Intanto grazie per i commenti. Ecco il mio contributo :-)Marco scrive:E' possibile conoscere le motivazioni del 14% che ha votato NO? Per crescere innanzitutto bisogna conoscere chi non la pensa allo stesso modo.In effetti (purtroppo) nessuno ha lasciato un commento sul proprio voto, quindi non conosco le motivazioni di quel 14%. Tuttavia posso immaginare che siano dovute almeno ad una o più di queste ragioni: Sfiducia verso le certificazioni in genere: ce ne sono talmente tante e non sempre garantiscono ciò che promettono;Paura che una certificazione snaturi l'EdC come movimento etico e sociale, trasformandolo in un altro ente burocraticomax - la piccola casa scrive:Penso che sia "obbligatoria" la via della certificazione, non può bastare il semplice: noi seguiamo la edc.Verissimo: sto preparando una presentazione dal titolo "Certificazione EdC: 5 Buone ragioni per farsi riconoscere", in cui questo punto che fai è sviluppato. Spero di pubblicarla in settimana.max - la piccola casa scrive:la certificazione porta però ad altre problematiche ovvero: chi è che certifica? ogni quanto ci sono delle verifiche ? su cosa si basano le verifiche?Si vede che ti intendi di certificazioni. In effetti il problema c'è e l'unica risposta logica /al momento) è che chi certifica deve essere una entità indipendente da chi è certificato. ma ti dirò di più: i metodi canonici di certificazione (vedi ISO9000, per menzionarne uno noto) non si potrebbero applicare all'EdC... Sto preparando anche per questo un documento dal titolo "Quale certificazione per l'EdC?" che spero di pubblicare entro fine mese. Ciao

avatarDa: massimo Data: Martedi 16 Ottobre 2007 - 00:56

Oops, c'è stato un problema con la formattazione. Lo ripubblico:Intanto grazie per i commenti.Ecco il mio contributo :-)Marco scrive:E' possibile conoscere le motivazioni del 14% che ha votato NO? Per crescere innanzitutto bisogna conoscere chi non la pensa allo stesso modo.In effetti (purtroppo) nessuno ha lasciato un commento sul proprio voto, quindi non conosco le motivazioni di quel 14%. Tuttavia posso immaginare che siano dovute almeno ad una o più di queste ragioni:Sfiducia verso le certificazioni in genere: ce ne sono talmente tante e non sempre garantiscono ciò che promettono;Paura che una certificazione snaturi l'EdC come movimento etico e sociale, trasformandolo in un altro ente burocraticomax - la piccola casa scrive:Penso che sia "obbligatoria" la via della certificazione, non può bastare il semplice: noi seguiamo la edc.Verissimo: sto preparando una presentazione dal titolo "Certificazione EdC: 5 Buone ragioni per farsi riconoscere", in cui questo punto che fai è sviluppato. Spero di pubblicarla in settimana.max - la piccola casa scrive:La certificazione porta però ad altre problematiche ovvero: chi è che certifica? ogni quanto ci sono delle verifiche ? su cosa si basano le verifiche?Si vede che ti intendi di certificazioni. In effetti il problema c'è e l'unica risposta logica /al momento) è che chi certifica deve essere una entità indipendente da chi è certificato. ma ti dirò di più: i metodi canonici di certificazione (vedi ISO9000, per menzionarne uno noto) non si potrebbero applicare all'EdC...Sto preparando anche per questo un documento dal titolo "Quale certificazione per l'EdC?" che spero di pubblicare entro fine mese.Ciao

avatarDa: sconosciuto Data: Martedi 16 Ottobre 2007 - 01:21

Avendo io lavorato nel settore delle certificazioni di 'qualità di gestione aziendale', posso dire quanto sia generalmente bassa la stima che si ha di questi strumenti. Sono apprezzate le certificazioni di 'qualità del prodotto', perchè alla fine è il prodotto che il cliente compra, ma è un segreto di Pulcinella che dietro le certificazioni di 'qualità di gestione aziendale' si possono nascondere i peggiori mercimoni. Il concetto di certificazione implica l'esistenza di una norma burocratica da osservare, norma in sè condivisibile, ma che di fatto difficilmente si applica. Per fare un esempio pratico, il responsabile della 'qualità di gestione aziendale', più che garantire l'applicazione della norma nella sua azienda, periodicamente 'mette a posto' le carte richieste dall'Ente di certificazione, quel tanto che basta per non far ritirare la certificazione alla sua azienda. Le norme europee, tipo ISO 9001, piacciono ai burocrati, non a chi ha un'azienda che cresce e che ha già abbastanza problemi, senza cercarne di nuovi. Se l'EDC diventa come le norme europee, rispettate nella forma ma non nello spirito, di fatto perde ragione di esistere. Secondo me, l'EDC deve avere POCHI, SEMPLICI, CHIARI CONCETTI, rispettando i quali si è 'dentro' e violando i quali si è 'fuori'. E quando si è 'dentro', si deve essere liberi di fare quello che si vuole, senza dover rispettare una norma, in sè bella e condivisibile, ma di applicazione difficile. La sola parola 'certificazione EDC' induce sospetto, meglio 'garanzia EDC'.

avatarDa: massimo Data: Martedi 16 Ottobre 2007 - 04:37

Ho anche io esperienza di certificazioni e condivido tutti i tuoi punti. Se posso aggiungerne uno, direi che con i sistemi tradizionali di certificazione, si crea anche un solido conflitto di interessi tra l'ente certificatore e la società certificata, in cui il primo non vuole perdere il cliente, e la seconda non vuole perdere la certificazione.Quello che ho cercato di fare è di trasformare tutte queste esperienze (negative) in qualcosa di utile (costruttivo).Conoscendo queste cose, ho infatti provato ad immaginare una possibile certificazione EdC (come prova del concetto): ne è risultato qualcosa di veramente diverso, e che diventa una molla di stimolo positivo, e non una pura burocrazia . Magari quando pubblico la relativa presentazione sul sito mi piacerebbe un tuo commento

avatarDa: yuanyuan20 Data: Lunedi 19 Ottobre 2015 - 22:57

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avatarDa: caihuali Data: Giovedi 23 Giugno 2016 - 18:35

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